6 Luglio 2010
AL PORTO DI TREMESTIERI A MESSINA CENTINAIA DI ALLEVATORI E COLTIVATORI

                             Domani, Mercoledì 7 luglio dalle ore 8,00
AL PORTO DI TREMESTIERI A MESSINA CENTINAIA DI ALLEVATORI E COLTIVATORI
Lo scandalo della mozzarella blu contaminata prodotta in Germania e venduta in tutta Europa con nomi italiani è la goccia che fa traboccare un vaso pieno di prodotti alimentari stranieri di scarsa qualità spacciati come Made in Italy, a danno dei consumatori e dei coltivatori che chiedono di fare definitivamente chiarezza.
Di fronte ai ritardi dell’Unione Europea nel rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti e a sostegno delle iniziative di legge nazionali, a partire dalla prima mattina di domani mercoledì 7 luglio centinaia di allevatori e coltivatori della Coldiretti provenienti da tutte le Provincie siciliane iniziano dal Porto di Tremestieri a Messina la mobilitazione in difesa del Made in Italy minacciato dalle importazioni di “schifezze” vendute come italiane. L’obiettivo è scoprire il "finto Made in Italy" trasportato sui camion che passate le frontiere saranno poi seguiti con auto “civetta” fino a destinazione.
Attraverso il Porto di Tremestieri giungono in Italia notevoli quantità di cereali, grano duro in particolare, olio, frutta, ortaggi e altri prodotti destinati a finire in tavola senza alcuna informazione ai consumatori.
Il presidente della Coldiretti di Enna, Francesco De Luca guiderà, insieme al direttore Ianniello e a decine di imprenditori agricoli la rappresentanza ennese.
Cercheremo, afferma De Luca, di evidenziare come nella nostra regione vengano introdotte materie prime alimentari a basso costo spacciate, dopo la trasformazione, come produzioni locali che, togliendo il mercato alle vere produzioni del territorio, riducono il reddito delle imprese agricole a favore di altri operatori della filiera.
Per questo, gli fa eco il direttore Ianniello, la realizzazione di una filiera tutta agricola e tutta italiana è il percorso attraverso il quale produttore e consumatore trarranno i benefici di una produzione agricola italiana, a Km zero, salutare e genuina.